Goliardia è cultura e intelligenza.
È amore per la libertà e coscienza della propria responsabilità di fronte alla scuola d'oggi e alla professione di domani.
È culto dello spirito che genera un particolare modo di intendere la vita, alla luce di un'assoluta libertà di critica, senza pregiudizi di fronte a uomini o istituti.
È infine espressione delle antichissime tradizioni che portarono nel mondo il nome delle nostre libere università di scholari.

lunedì 3 ottobre 2011

Un omaggio all’ATM per il suo compleanno da parte dello MGOLC!











1° ottobre ’11 – Giornata aperta dei depositi ATM di Teodosio, Molise e Ticinese.


Non ho niente da fare e i tram e gli autobus infondo mi hanno sempre affascinata, decido quindi di andare ai festeggiamenti organizzati dall’ATM per il suo 80° anniversario.

Scelgo come primo deposito da visitare, quello storico di Via Teodosio, di cui personalmente non ricordavo la posizione precisa, se non che si trovasse tra le fermate di Piola e Udine della linea 2 della Metropolitana.

Decido di scendere a Piola e chiedere informazioni, insomma a guadagnarmi informazioni son diventata piuttosto brava, un vecchio piuttosto gioviale mi indica, in milanese, la direzione e dopo 20 minuti di camminata tranquilla arrivo a destinazione.
I miei occhi si illuminano, finalmente posso entrare in quel mondo fantastico in cui da bambina vedevo sparire i tram, pensando che fossero stipati un po’ come nella borsa di mago Merlino.

Mi accoglie un’insegna d’orata e una schiera di atmmini sorridenti che mi spiegano un po’ come funziona: si entra, ti offrono da bere acqua, cola, thè, gazzosa etc… il tutto offerto dall’azienda, oltre a questo c’è un quiz che devi compilare sulla storia dell’ATM e che ti da diritto a dei gadget, infine ci sono i giochi per i bambini, le simulazioni di guida della metropolitana, si può salire sui tram e far finta di essere un manovratore(sì, si poteva anche suonare il campanello del tram), c’era anche un controllore che fingeva di fare la multa ai più piccoli e la scuola guida con dei mini autoscontri a pedali a forma di tram e autobus e… un tram, tutto bianco, dove i visitatori possono fare gli auguri all’ATM scrivendoci sopra.

Sgrano, per quanto mi è concesso dai muscoli, ancora di più gli occhi e mi dico “wow un tram… dove posso scrivere tutto quello che voglio, CHE FIGATA!”.

Lo ammetto, il mio animo da graffitara è uscito insieme a tutta l’eccitazione e l’adrenalina che avevo in corpo.

Mi addentro nel deposito e sembro una bambina impazzita davanti ai regali di Natale, tutti quegli ingranaggi, stand, esplosi di tram, componentistica, pantografi e ruote tirate a lucido che si muovevano staccati dal tram.

Era il delirio della meccanica e io sono stata letteralmente trascinata in questo vortice di tecnologia che mescolava la microscopia dei chip dei computer e il macroscopico mondo delle forze che incorrono nel far funzionare ingranaggi enormi.

Ed eccolo, lo vedo, il mio obbiettivo, il TRAM COMMEMORATIVO, mi faccio dare il più in fretta possibile un pennarello indelebile da una delle hostess cercando un posto adatto per scrivere i miei auguri, quando io e mia madre ci scambiamo uno sguardo loquace e pensiamo la stessa cosa: “Facciamo gli auguri anche da parte dell’Ordine!!!”.

Iniziamo ad ispezionare la superficie del Tram cercando un posto che non fosse ancora stato riempito di scarabocchi, quando la mia genitrice trova un angolo, bellissimo, perfetto, sulla fiancata sinistra del tram, nella parte anteriore…

Da brave megalomani quali siamo abbiamo scritto bello in grande, una scritta che il tram porterà in giro per Milano per ben 2 settimane: “Auguri ATM! Da: Fabiola, Xeno, Maurizia e La Croce Longobarda”.


V. di Norimberga